Anticancro, Prevenire e combattere i tumori con le nostre difese naturali

A trentun anni David Servan-Schreiber scopre di avere un cancro al cervello e - brillante ricercatore nel campo delle neuroscienze - comincia a chiedersi che cosa accomuna le persone che sopravvivono a questa terribile malattia. Le sue competenze di scienziato lo aiutano a stabilire cosa permette di sconfiggere il cancro e cosa invece lo alimenta. E scopre che occorre, nella lotta contro un tumore, mettere in campo quello che gia' possediamo: le nostre difese naturali.
Dalla redazione di Cacaonline.it, vi riporto la recensione del libro, acquistabile su Commercioetico.it, in cui è raccontata questa storia.
Il libro e' straordinariamente semplice senza trascurare tutte le informazioni utili a capire. Servan spiega bene quali sono le caratteristiche del cancro, parla dello stato di infiammazione che lo accompagna, ci fa capire come si sviluppa e perche'. Soprattutto ci da' alcuni strumenti essenziali per la sua prevenzione e cura. Uno per tutti: l'alimentazione. Tabelle esplicative ci parlano di quali sono gli alimenti che aiutano nella cura. Molto semplicemente, dice Servan: il cancro ha bisogno di certi alimenti per svilupparsi, se non lo nutri muore di fame.
Ma non solo, ci sono mille tecniche che possiamo mettere in atto per aiutarci in questa lotta per la vita. Supporti eccezionali alle terapie convenzionali. Servan non dice MAI che non bisogna fare radioterapia o chemio e dedicarsi alla meditazione e basta. Ma spiega come aiutare queste terapie, come salvarsi dalle recidive, studia tutti i paesi dove certi tumori non esistono e si chiede il perche' e allora scopre che nei paesi dove c'e', per esempio, un gran consumo di curcuma il cancro non si sviluppa, in altri dove il tasso di inquinamento e' minimo i casi sono rari. E cosi' via.
E, inoltre, cosa molto importante a nostro avviso, fa sentire il malato protagonista della propria guarigione, lo aiuta a combattere insieme ai medici, non lo fa sentire solo una vittima in balìa di terapie invasive e dolorose, ma parte attiva del proprio essere, della propria vita.
Ci piace questo medico.
Qui di seguito un estratto dal libro. Buona lettura e buona vita.
Tutti abbiamo un cancro che dorme nascosto dentro di noi.
Come ogni organismo vivente, infatti, il corpo umano fabbrica in continuazione cellule difettose, ed e' cosi' che nascono le neoplasie. Il nostro organismo e' pero' dotato anche di vari sistemi che gli consentono di individuarle e contenerle. In Occidente, una persona su quattro morira' di tumore. Ma tre su quattro no: nel loro caso i meccanismi di difesa saranno riusciti a tenere il cancro in scacco.
Io ho avuto un cancro, diagnosticato una prima volta quindici anni fa e trattato con metodi classici. Poi ho avuto una recidiva, ed e' stato allora che ho deciso di spingermi oltre le terapie convenzionali per studiare tutto cio' che potesse aiutare il mio corpo a difendersi.
Come medico, ricercatore e direttore del centro di Medicina integrata dell'Universita' di Pittsburgh, ho avuto la fortuna di poter accedere a informazioni preziose sui metodi naturali che si sono rivelati utili per prevenire o curare il cancro. Da sette anni, ormai, mi considero guarito, e con questo libro intendo raccontare tutto cio' che ho imparato nella mia vicenda dal punto di vista umano e da quello professionale.
Ebbene, dopo essere passato attraverso la chirurgia e la chemioterapia chiesi al mio oncologo che precauzioni avrei dovuto prendere per evitare una nuova recidiva. “Nulla in particolare, faccia la sua vita di sempre, Eseguiremo degli esami a intervalli regolari e, se il tumore dovesse riformarsi, lo individueremo allo stadio precoce”, fu la risposta di quel luminare della medicina moderna.
“Ma non ci sono esercizi utili, alimenti consigliati o sconsigliati? Non dovrei lavorare anche sull'approccio psichico?”
“Veda lei, male non puo' farle. Ma non abbiamo prove scientifiche che si possa prevenire un recidiva con precauzioni di quel genere.”
Superata la perplessita' iniziale, capii che per quello specialista l'oncologia era un settore talmente complesso e in vertiginoso sviluppo che lui aveva gia' il suo bel daffare per tenersi aggiornato sulle tecniche diagnostiche e i trattamenti chemioterapici e farmacologici piu' recenti, e non gli rimaneva tempo per documentarsi in altri campi di studio. Nel mio caso, avevamo gia' fatto ricorso a tutti i farmaci e a tutte le cure disponibili per un tumore come il mio, e si sapeva ben poco sul rapporto tra cancro e alimentazione o fra mente e corpo.
Questo dell'aggiornamento continuo e' un problema che conosco bene anche io come psichiatra e docente universitario. Anche nella mia specialita' e' difficile stare al passo con le ultime scoperte, pur se pubblicate in prestigiose riviste come Science o Nature, finche' non vengono testate in studi clinici su vasta scala. Un peccato, perche' potremmo almeno iniziare ad autotutelarci prima che quelle ricerche sfocino in farmaci o protocolli nuovi.
Sono convinto che sia importante mettere a disposizione degli altri, di chiunque possa trarne giovamento, le informazioni di cui ho beneficiato io”.

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